Segnali della Fine: il programmatore di Dio

Questa sera per Segnali della Fine parleremo di Terry A. Davis: sviluppatore del tempio digitale TempleOs, autoproclamatosi “programmatore di Dio”.

I giornali ne hanno trattato, maledetti siano, e adesso ci tocca di presentarvelo per poter capire se quanto ha compiuto possa rientrare nel nostro elenco di “segnali” che attendiamo per la “fine” – il virgolettato, per entrambe le parole, è d’obbligo.

Ecco quindi le nostre Domande Senza Risposta, l’usuale fuoco di fila al quale affidiamo la nostra capacità di comprensione, sempre che il signor Terry A. Davis voglia risponderci prima o poi, non attraverso un muro insonorizzato, si spera.

Terry, il programmatore di Dio

SdF – Signor Davis, abbiamo saputo che lei ha subìto una brutta malattia mentale nel 1996 e la nostra intervista potrebbe già finire qui.

SdF – Signor Davis, quando si accorse della malattia, ricorda di aver visto inquietanti persone in giacca e cravatta che la seguivano. Non ha mai pensato che queste stesse misteriose persone, potessero affermare preoccupate di vedere un tizio ricoperto di carta stagnola da cima a piedi, quando si recavano al lavoro tutti i giorni?

SdF – Ha detto che, prima della malattia, considerava se stesso ateo e materialista scientifico, finché Dio non le ha parlato. Viste le sue convinzioni all’epoca, come può essere certo che a parlarle fosse proprio Dio e non piuttosto che so, Voltaire? Sicuro non parlasse in francese?

SdF – Signor Davis, ha impiegato dieci anni anni per creare il suo “Tempio digitale”: dobbiamo aspettarci un aggiornamento a breve?

SdF – Nel 2003 lei dà il via al suo progetto TempleOS: Dio le avrebbe detto di attenersi al 640×480 e ai 16 colori, con una voce audio che parlava. Considerato tutto, potrebbe spiegare perché, secondo lei, Dio non le avrebbe chiesto espressamente di realizzare il suo tempio in HyperCard? Questo potrebbe voler dire molte cose a livello teologico.

SdF – Lei afferma che “è stato Dio a dirle di fare” TempleOs. Potrebbe metterci meno tempo di quanto ha impiegato a sviluppare questo suo software, per spiegare a noi miscredenti perché l’Essere Supremo, Creatore del cielo e della terra presente in ogni luogo e tempo, avrebbe bisogno di immagini a 16bit per rivelarsi?

SdF – In TempleOs vi sono delle specie di videogame interni al sistema operativo: in uno per esempio, un oracolo permette di scalare il Monte Horeb assieme a una sagoma di Mosè.
Sembra fichissimo ma, mi chiedo, se il Signore disse a Mosè – e cito dall’Esodo – “Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte”, non crede sia propriamente qualcosa col quale un fedele vorrebbe trastullarsi?

SdF – Signor Davis, oggi fortunatamente lei afferma di sentirsi meglio. Dice di essere ancora pazzo ma “in modo diverso”. Poi afferma che Dio le ha confermato che ha realizzato il Suo tempio. Adesso le chiedo, a chi dobbiamo credere: a un ex schizofrenico con manie di persecuzione o a un essere supremo, onnicomprensivo e onnisciente ma che, almeno superficialmente, nessuno ha mai avuto il bene di aver visto?

SdF – In ultimo, vorrei chiederle se si è mai posto in tutti questi anni l’idea di quale genere d’aspetto abbia Dio? Lo immagina più mitteleuropeo alla Mario Nintendo o con parvenze metaformi futuribili/animalesche alla Sonic Sega?

Direi che abbiamo concluso le domande; penso che ogni spettatore del nostro blog si sia fatto più o meno l’idea se, di quanto abbiamo parlato, si possano intravedere segnali determinanti che la Fine sia vicina.

Ringraziamo il signor Davis per la pazienza che dimostrerà se vorrà risponderci e auguriamoci che il Regno dei Cieli abbia da qualche parte, ancora funzionante, un lettore di floppy da 3½ pollici: penso che possa servire.
Buonasera.

Questo è il canale Youtube di TempleOs
Le immagini nell’articolo provengono da lì, se non si fosse capito.